La 3ªA della Scuola Secondaria di Vescovato racconta una giornata alla scoperta della storia e delle scienze

Il giorno 25 settembre 2019, la classe terza A dell’I.C. “U. Foscolo” di Vescovato ha fatto un tuffo nel passato visitando il castello di Ostiano e seguendo le orme di Leonardo. Guidati dalla prof.ssa Marida Brignani, docente dell’Istituto mantovano di Storia contemporanea, gli studenti hanno ricostruito la storia e l’evoluzione del castello attraverso diverse fonti storiche autentiche. Fondata nel XV sec., alla confluenza dei fiumi Oglio e Mella, in un punto strategico e rialzato rispetto al resto della pianura, la fortezza divenne crocevia delle merci, che dall’Adriatico risalivano il Po per raggiungere le regioni alpine, e delle milizie dello Stato di Milano, della repubblica di Venezia e del Ducato di Mantova.

 Alla fine del '400 il castello divenne anche rifugio per una comunità di ebrei scappati alla cacciata spagnola e al rifiuto del papa. Qui i Gonzaga ospitarono i perseguitati in piccole abitazioni, offrendo loro la possibilità di diventare banchieri usurai e di professare la loro religione.  Testimonianza di questa apertura culturale e religiosa sono i resti di quella che rimarrà l’unica sinagoga nella provincia di Cremona. 

Gioiello nascosto in una sala del castello si svela, in un fascino senza tempo, il teatro, dagli interni lignei e le decorazioni povere. Restano ignote le sue origini: l'unico documento pervenuto, salvato da un incendio, attesta che alla fine del '700 una compagnia di palchettisti fece richiesta di abbatere un muro per ampliarne il palco. 

Della struttura originaria del castello conserviamo soltanto una torre (trasformata in torre campanaria nel corso del tempo), una torretta e due brevi tratti di catina; le altre tre torri furono demolite in seguito all’ Unità d’ Italia come segno di fratellanza.

L’attenzione degli alunni si è poi spostata alla mostra “Leonardo 500”, ospitata all'interno della Biblioteca comunale e nata dalla collaborazione della scuola secondaria di Ostiano e del signor Enzo Poli. L’alacre modellista ha presentato le sue ricrostuzioni frutto di ricerche sulle macchine idrauliche, militari e sugli studi sulla compressione dell’aria del genio del Rinascimento.

La piccola esposizione parte dalle ricostruzioni delle macchine idrauliche (la gru scavacanali, il ponte arcuato), passaall’osservazione leonardesca del volo degli uccelli (il paracadute e l’elicottero o vite aerea) e arriva alle macchine militari(la circumfolgore, la mitragliatrice, la balestra gigante, il carro armato, i carri falcanti, i cannoni e il cannone multiplo).