Copertina di La Divina Commedia
Categoria: I grandi classici
Editore: Principato
Pagine: 371
Biblioteca: Biblioteca I.C. Foscolo
Luogo: Milano
Anno: 1975
N° catalogo: 874
Note: commento di Carlo Grabher

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Recensione

Scritto da Carla Bisceglia

"La Divina Commedia" è un poema formato da 100 canti divisi in 3 cantiche: inferno, purgatorio e paradiso. Il metro utilizzato è la terzina di endecasillabi legate da rime incrociate. Le date di composizione del poema sono incerte ma sappiamo che nel 1314 l’inferno era già concluso, che il purgatorio si è diffuso intorno al 1315 e che il paradiso è stato scritto nel 1316 e diffuso dopo la morte dell’autore.
Dante Alighieri racconta il suo viaggio nei regni ultraterreni del peccato (inferno), dell’espiazione (purgatorio) e della salvezza (paradiso).

La complessità e la grandiosità del poema è tale da comprendere teologia, morale, filosofia, riflessione e passione politica. Il titolo di commedia è stato scelto da Dante tenendo presente le leggi della retorica medievale .La commedia ha un inizio tragico e una conclusione positiva: dallo smarrimento di Dante nella selva oscura (peccato) fino alla salvezza,verso il viaggio che porta al paradiso. Ma commedia anche perché Dante utilizza molteplici e vari stili: mescola il linguaggio alto e solenne con il linguaggio medio e il volgare;il linguaggio medio o il volgare viene utilizzato da Dante per descrivere le bassezze delle anime infernali e le pene più orrende e degradanti dell’inferno, mentre il linguaggio alto e solenne viene utilizzato dall’autore per descrivere la gioia del paradiso.

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